Chiesa di San Michele Arcangelo

La Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo è preceduta da un bel sagrato con scalinata d'accesso; documentata dal 1330 ma di origini più antiche come testimonia il campanile tardo romanico articolato da arcatelle cieche, della seconda metà del secolo XII ed in parte incassato nel fianco est dell’odierna chiesa, è stata trasformata secondo il gusto neoclassico da Simone Cantoni negli anni 1789-1799.L’edificio esternamente assai sobrio, ha un’unica navata con breve transetto e un coro poligonale, semicircolare all’interno. La facciata è inquadrata da due lesene ioniche sormontate da un timpano. I restauri sono stati condotti nel 1947 da Cino Chiesa, nel 1982-1983 da Alberto Finzi e nel 2009 da Luigi Gerosa e Jacopo Gilardi con la collaborazione dell’Ufficio cantonale dei Beni Culturali.

  

Nella piazza a meridione della parrocchiale sorge la cappella dedicata alla Beata Vergine della seggiola e ai Santi Rocco e Sebastiano. La costruzione è documentata dal 1657 e trasformata nel 1839; conserva un dipinto murale con la Madonna in trono tra i Santi Rocco e Sebastiano. Nel cimitero all'entrata del paese si distinguono il busto in terracotta di Erennio Spinelli (1846-1931), opera di Vincenzo Vela del 1869, la cappella funeraria della famiglia Chiesa Spinelli] e la cappella funeraria della famiglia Fontana. Presso via Treval, inglobata in un solido muro a secco si incontra una edicola con la statuetta della Madonna col Bambino nella nicchia. “I Crusett”, tre croci di legno testimoniano pellegrinaggi parrocchiali verso il santuario del Monte Bisbino, nonché gli episodi tragici passati alla storia come “i fatti del Bisbino”. Si racconta che il 2 luglio 1843, di ritorno dalla festa del Bisbino, vi fu uno scontro tra fazioni politiche opposte, che sfociò nell'omicidio di un certo Carlo Casartelli, detto Ballin, Carabiniere di Chiasso. Nei giorni successivi durante alcune rappresaglie furono uccisi il parroco di Bruzella, Don Michele Cereghetti, e il panettiere Antonio Ferrari. Secondo alcune informazioni, le tre croci che caratterizzano la zona, ricorderebbero le vittime di questi fatti.

  

Biblioteca dell'abate Antonio Fontana

La Biblioteca Abate Fontana è un'istituzione privata che conserva il patrimonio librario lasciato dall'abate Antonio Fontana in eredità alla parrocchia di Sagno, che ne è la proprietaria a tutti gli effetti. E’ ubicata a pianterreno della casa parrocchiale adiacente la chiesa ed è gestita dal Consiglio parrocchiale. Non si tratta di una biblioteca di consultazione ma di una biblioteca storica la cui consistenza è ormai consolidata ed il cui patrimonio non viene in alcun modo incrementato. L’abate Antonio Fontana nacque a Sagno nel 1784 e compì i suoi studi al Liceo Gallio di Como, dove più tardi fu insegnante di letteratura classica latina e filologia greca. Fu ispettore provinciale delle scuole elementari fino al 1827, quando venne nominato direttore del liceo di Brescia. Nel 1832 ottenne la prestigiosa carica di direttore generale dei Ginnasi della Lombardia e si trasferì a Milano, dove rimase fino al 1848 quando, esautorato dalla carica in seguito ai moti rivoluzionari, fece ritorno in Ticino, ritirandosi a Besazio, dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1865. Il Fontana costituì la sua biblioteca durante i lunghi anni di soggiorno in Italia, sia acquistando novità librarie sia approfittando delle antiche edizioni che vennero immesse sul mercato in seguito alla soppressione dei conventi e al disfacimento patrimoniale di nobili famiglie decadute. I suoi interessi spaziavano dalla teologia alla letteratura sia antica che moderna, alla storia e alla pedagogia. Aggiornato sulla produzione editoriale del suo tempo, la maggior parte delle novità librarie dei suoi giorni vennero da lui acquistate o gli vennero regalate, come dimostrano i numerosi tomi sui quali figura una dedica personale dell'autore o del traduttore. Nonostante soggiornasse all'estero, non perse del tutto i legami con la terra natìa e con quanto vi si stampava, come testimonia la presenza nella collezione di una quarantina di edizioni ticinesi, tra le quali alcune di una qualche rarità. La biblioteca conserva inoltre vari esemplari delle sue operette di pedagogia, di traduzioni dal greco e di fogli volanti con versi d'occasione, nonché alcuni manoscritti con saggi inediti. La sua raccolta libraria gli stava sicuramente a cuore, perché egli si premurò non solo di stendere delle precise disposizioni testamentarie che ne stabilissero la futura conservazione, ma anche di redigere un puntiglioso catalogo per autore della collezione. Una cinquantina di volumi vennero lasciati alla parrocchia, e probabilmente più tardi inseriti nella biblioteca, da vari parroci, tra i quali Pietro Fontana di Sagno che fu anche prevosto di Mendrisio. Per informazioni contattare Signora Eliana Cavadini, tel. 091 683 16 84

Terza domenica di gennaio

Festa delle compatrone Sante Liberata e Faustina ore 10.30 S.Messa – benedizione e distribuzione del pane

Terzo lunedì di gennaio

Santa Faustina ore 17.30 S.Messa – segue cena uomini

11 febbraio

ricordando la prima apparizione di Lourdes ore 9.30 S.Messa nella grotta all’entrata del villaggio

16 luglio

ricordando l’ultima apparizione di Lourdes ore 9.30 S.Messa nella grotta all’entrata del villaggio

16 agosto

San Rocco ore 20.30 S.Messa sulla piazzetta

ultima domenica di settembre

Festa patronale di San Michele Arcangelo ore 10.30 S.Messa segue processione (fermata per benedizione all’edicola della Madonna con bambino)